In riferimento all’articolo apparso su “Il Centro” dell’8 settembre scorso, l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di L’Aquila precisa quanto segue: l’Ordine degli Architetti della provincia dell’Aquila è stato uno dei primi ad essere notiziato del Corso. Alla comunicazione fax cui l’articolo si riferisce, accolta con vivo interesse da parte del Comitato scientifico del Corso, è seguita una e-mail indirizzata personalmente al Presidente dell’Ordine in data 17 luglio 2010 con la quale si precisava che l’unica modalità ammessa per l’iscrizione era la compilazione di un modulo on-line, pubblicato sul sito www.culturaebeni.it, seguendo una procedura guidata. Nella stessa comunicazione si pregava il Presidente di estenderne i contenuti a tutti gli iscritti all’Ordine ivi compresi, ed in particolare, coloro i quali erano ricompresi in quell’elenco trasmessoci via fax. Il Presidente ha trattenuto per sé la comunicazione, forse per dimenticanza. Ciò nonostante ad oggi al Corso sono iscritti 67 professionisti aquilani sul totale di 180, un numero considerevole considerato che lo stesso è indirizzato all’intero territorio nazionale. Non si comprende come mai si voglia far passare la Curia di L’Aquila come poco attenta alle potenzialità del territorio, quando questo Corso nasce principalmente per potenziare le competenze locali. Si fa notare, inoltre, che per le progettazioni finora affidate dalla Curia competono quasi esclusivamente tecnici aquilani. Si comunica, inoltre, che è intenzione di questa Arcidiocesi proporre una seconda edizione del Corso, in programma per gennaio 2011.
Ufficio Beni Culturali