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RIAPRE AL CULTO LA CHIESA DI SAN BIAGIO D'AMITERNUM. 18 MESI DI RESTAURO PER LA SEDE DELLA PARROCCHIA UNIVERSITARIA « In primo piano « Curia&Cultura
 

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RIAPRE AL CULTO LA CHIESA DI SAN BIAGIO D'AMITERNUM. 18 MESI DI RESTAURO PER LA SEDE DELLA PARROCCHIA UNIVERSITARIA

7 July 2012
La facciata principale del San Biagio d'Amiternum dopo il restauro

La solenne riconsacrazione della Chiesa di San Biagio d'Amiternum, sede della Parrocchia Universitaria dal 2008 e profondamente segnata dal sisma che il 6 aprile 2009 ha decretato l'inagibilità dell'edificio, costituisce la riconsegna al culto della prima Chiesa nel centro storico aquilano.

Sarà l'Arcivescovo dell'Aquila S.E.R. Mons. Giuseppe Molinari ad officiare il rito il 22 luglio p.v. alle ore 18.00.

Il cantiere di consolidamento statico e ripristino della funzionalità dell'edificio, protrattosi per diciotto mesi dal gennaio 2011, è stato adottato dalla Fondazione Roma e portato a compimento dalla torinese Zoppoli & Pulcher s.p.a., aggiudicatrice della gara d'appalto indetta dall'Arcidiocesi nel novembvre del 2012. Il progetto degli interventi e la direzione dei lavori porta la firma degli architetti Salvatore Tringali e Rosanna La Rosa, già progettisti del restauro della Cattedrale di Noto.

Il programma dei lavori sull'edificio prende le mosse dalla cantierizzazione degli interventi di miglioramento sismico e consolidamento strutturale, con particolare incidenza nei poderosi pilastri in muratura e nelle strutture di copertura, ove è stato rimosso l'imponente cordolo sommitale in calcestruzzo armato ed il solaio in laterocemento impiantati negli anni '80 del XX secolo. Ad essi si sommano la ricostruzione della parte sommitale della facciata, il diffuso consolidamento delle strutture murarie in elevazione, il restauro strutturale della volta centrale e delle cupole delle navate laterali, oltreché il ripristino della funzionalità impiantistica.

La Chiesa, crocevia di storie e vicende che si susseguono sin dai tempi della fondazione urbica (XIII sec.) con punte di degrado ed abbandono causate dai numerosi eventi sismici cui la città dell'Aquila ha dovuto piegarsi, è tornata fruibile, recuperando in larga parte i connotati propri di un'immagine compiuta, ed arricchendosi -grazie al sostegno della stessa Fondazione Roma- di un nuovo ciclo pittorico originale su tela (opera del giovane artista Giovanni Gasparro) destinato ad adornare gli altari laterali, le cappelle absidali e i fianchi liberi dell'abside maggiore, degno coronamento delle straordinarie testimonianze lapidee del monumento equestre a Pietro Lalle Camponeschi, del bassorilievo della Deposizione e dei nuovi affreschi in via di progressiva riaffermazione sulla parete di controfacciata dell'area presbiteriale.

 

Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici



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