E' stato S.E.R. Mons. Giuseppe Petrocchi Arcivescovo Metropolita de L'Aquila, l'8 luglio u.s., a benedire il restaurato Oratorio di San Giuseppe dei Minimi, annesso alla Basilica di San Giuseppe Artigiano e luogo simbolo della vivacità culturale che negli ultimi anni antecedenti al rovinoso sisma del 2009 ha animato il centro storico cittadino.
Al terremoto del 6 aprile è riconducibile il preoccupante e segnatamente grave quadro del danno che ha decretato la chiusura al pubblico per inagibilità dell'edificio. Un quadro del danno resosi particolarmente critico a causa del distacco e del ribaltamento della facciata principale sulla via di Roio prospiciente il fianco laterale destro della Cattedrale di San Massimo.
Grazie al contributo della Repubblica del Kazakhstan - giunto nell'ambito della campagna di sensibilizzazione e sponsorizzazione avviatasi a margine del G8 di L'Aquila nel luglio del 2009 - il piccolo gioiello di costruzione seicentesca (impostato su preesistenze del XIV secolo) torna a splendere di una rinnovata veste, frutto di un rigoroso percorso di cantiere che ha condotto al ripristino della originaria spazialità, migliorandone le attitudini prestazionali attraverso un intenso programma di interventi volti al consolidamento ed al miglioramento sismico globale. Caratteristiche, queste, che depongono a vantaggio di una linea d'azione che riconosce e sperimenta nel restauro la sola matrice procedurale, culturalmente parlando, in grado di offrire una risposta efficacie ai problemi della conservazione dell'edilizia storica danneggiata da sisma.
Il cantiere, avviato nell'ottobre 2012 e protrattosi senza soluzione di continuità fino ai giorni scorsi, s'inserisce nel ciclo degli interventi di recupero del Complesso monumentale di San Giuseppe Artigiano al quale fa capo, oltre all'Oratorio, l'omonima Basilica riaperta al culto il 22 luglio 2012.
Questa nostra amata Città, culla di una storia giovane settecentocinquant'anni appena!, attraverso la riapertura dell'Oratorio di San Giuseppe dei Minimi (a tutti noto col titolo di San Giuseppino), torna progressivamente a riconoscersi nella matrice urbana, sociale, culturale e spirituale che le è propria... certi che questo non può che essere motivo di gioia per il popolo aquilano, oltreché occasione propizia perchè si alimenti, alla luce di una cosciente e duratura riflessione, il coraggio di credere che la ricostruzione non è un'utopia, ma un impegno al quale tutti siamo chiamati.
Il programma completo della cerimonia è disponibile in calce all'articolo.
Ufficio diocesano Arte Sacra e Beni Culturali Ecclesiastici