Saldamente piantata su speroni di roccia affiorante, la massa rettangolare dell’abside della chiesa di San Flaviano incombe dall’alto come un fortilizio. Dai documenti e da una ricognizione degli apparati murari la chiesa è sorta probabilmente con il primo nucleo della città ( 1254 ), probabilmente con una torre di controllo militare che dominava la porta Bazzano. La facciata di tipo aquilano ed il bellissimo portale sono un pò sacrificati dalla stretta piazzetta su cui insistono. L’organismo architettonico consta di un’aula rettangolare del tutto priva di articolazioni, con pareti appena mosse da ritrovamenti di affreschi, da altari del Settecento e da monofore trilobate o finestrature quadrangolari. Ma nel restringimento asimmetrico del presbiterio l’aula unica si articola — solo caso…
Saldamente piantata su speroni di roccia affiorante, la massa rettangolare dell’abside della chiesa di San Flaviano incombe dall’alto come un fortilizio.
Dai documenti e da una ricognizione degli apparati murari la chiesa è sorta probabilmente con il primo nucleo della città ( 1254 ), probabilmente con una torre di controllo militare che dominava la porta Bazzano.
La facciata di tipo aquilano ed il bellissimo portale sono un pò sacrificati dalla stretta piazzetta su cui insistono. L’organismo architettonico consta di un’aula rettangolare del tutto priva di articolazioni, con pareti appena mosse da ritrovamenti di affreschi, da altari del Settecento e da monofore trilobate o finestrature quadrangolari.
Ma nel restringimento asimmetrico del presbiterio l’aula unica si articola — solo caso all’Aquila -in tre cavità poligonali coperte a crociera e prive di costolature.
L’interno, modificato dopo il terremoto del 1703, presenta, oltre agli altari barocchi in stucco, dei ritrovamenti artistici venuti alla luce nel restauro del 1923 con affreschi di indubbio valore storico ed artistico.