
Perchè fondare una nuova Rivista di Beni Culturali? In realtà questa decisione più che essere un vezzo è una necessità. E' la necessità di non sprecare i dati, le informazioni, le riflessioni, le proposte. E' la necessità di mettere insieme gli sguardi, le competenze, le passioni, le idee. E' la necessità di condividere in un tempo drammatico come quello del post terremoto del 6 aprile 2009 che ha devastato la città e il territorio de L'Aquila, il lavoro e la fatica di ricominciare.
Dietro queste pagine c'è l'intento di far circolare la speranza, senza retorica, senza grandi discorsi, ma con la concretezza delle pietre, delle malte, degli stucchi, dei colori, dei legni, dei cantieri. E' la provocazione dei fatti e non la semplice riflessione sui fatti.
Il titolo scelto è per noi programmatico: recuperare & condividere.
Recuperare, perchè la prima nostra responsabilità è quella di difendere la storia che è arrivata sino a noi, storia ferita dal terremoto, ma storia comunque viva e necessaria per costruire il futuro.
Condividere, perchè senza questa opzione fondamentale di solidarietà, di condivisione, di messa insieme delle competenze, rischieremmo di avere utopie senza vie d'uscita, senza ricadute concrete e reali. Sognare senza realtà.
Il lavoro che sarà raccolto in questi 'Quaderni', sarà la testimonianza sistematica e ordinata della fase di ripresa di una città e di un territorio che per la sua conformazione e la sua storia potranno servire anche a riflessioni e studi che le diverse comunità accademiche potevano prima solo ipotizzare ma oggi, a causa dello scenario dei danni, verificare concretamente, rilevando, ipotizzando, calcolando, proponendo.
L'augurio è che tutto possa servire. Tutto possa ritornare utile a una ripresa vera e pianificata. Tutto possa trasformarsi in un opportunità, strappando al dolore che c'ha lasciato questa tragedia, una fetta di possibilità, di opportunità, di sfida da raccogliere.
In fine voglio ricordare che tutto questo è possibile perchè la Chiesa aquilana, attraverso il Suo Pastore, Mons. Giuseppe Molinari, e i suoi collaboratori, ha creduto che investire in fiducia in quest'opera di lavoro e collaborazione fosse la maniera migliore per mostrare il cristianesimo in questo istante della nostra storia. Cristianesimo che sà sempre far parlare i fatti più che le parole.
don Luigi Maria Epicoco
Vicario Episcopale per i Beni culturali, la Cultura e l'Università
RECUPERARE & CONDIVIDERE n. 1
INDICE
SEZIONE SCHEDE MONUMENTO
- Cattedrale di San Massimo (centro storico L'Aquila)
- Chiesa di San Pietro a Coppito (centro storico L'Aquila)
- Chiesa di Santa Margherita (centro storico L'Aquila)
- Chiesa di San Marco (centro storico L'Aquila)
- Chiesa del Cristo Re (centro storico L'Aquila)
- Chiesa di Sant’Eusanio Martire (Sant’Eusanio Forconese)
- Chiesa di Santa Giusta extra (Bazzano)
- Chiesa di San Sebastiano (Navelli)
- Chiesa di San Bartolomeo (Ville di Scoppito)
- Chiesa di San Benedetto (Arischia)
SEZIONE UNIVERSITA' & PROGETTO
- Il complesso architettonico di San Biagio nel centro storico dell’Aquila: Indagini diagnostiche e prove dinamiche sulle strutture portanti colpite dal sisma del 6 Aprile 2009.
arch. P. Condoleo, arch. C. Tedeschi, arch. L. Binda, arch. L. Cantini, arch. C. Tiraboschi, ing. S. Munda, ing. F. Casarin, ing. C. Modena, ing. F. Lorenzoni
SEZIONE SAGGI
- La ricostruzione e la questione ambientale
ing. Marianna Rotilio
-Il vetro negli interventi di recupero
ing. Chiara Marchionni e ing. Rossella Simonelli
SEZIONE BENI MOBILI
- Il monumento Camponeschi in San Biagio d’Amiternum: la fortuna critica
dott. Germano Boffi
BIBLIOGRAFIA
CONCLUSIONI
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