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Presentato a Roma il restauro della scultura lignea raffigurante la Madonna col Bambino della chiesa di S. Marco in L’Aquila « In primo piano « Curia&Cultura
 

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Presentato a Roma il restauro della scultura lignea raffigurante la Madonna col Bambino della chiesa di S. Marco in L’Aquila

19 October 2011

 

Ieri  martedì 18 ottobre, presso il Laboratorio di Bartoli Restauro e Ricerca, in via Largo Argentina 47 – Roma, si è svolta la presentazione del restauro della scultura in legno scolpito, policromato e dorato raffigurante la Madonna col Bambino.  La scultura era posta in una nicchia nella sesta cappella a destra della chiesa di San Marco, una delle chiese dove il disastroso sisma del 2009 ha provocato ingenti danni. Il difficoltoso recupero è stato eseguito dai Vigili del Fuoco che con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile hanno estratto l’opera dalla teca posta a più di due metri d’altezza.

 

Secondo lo storico dell’arte Germano Boffi  l’opera si colloca “all’innesto tra degradante cultura tardo gotica ed affermarsi della Rinascenza artistica. A dare conferma di una simile cronologia sta il Bambino dalle fattezze di sapore ghibertiano … che guarda amorevolmente la Madonna mostrando un frutto e stringendo nell’altra mano probabilmente un cardellino”.

Il restauro eseguito dalla ditta di Cecilia Bartoli ha fatto emergere nuovi dati cromatici e stilistici che nobilitano ancor di più l’opera facendola rientrare nella migliore produzione scultorea abruzzese.

Il restauro è stato finanziato dall'Associazione 'Sala delle Assi' di Milano, grazie all'interessamento del prof. Raffaele Casciaro - docente di storia dell'arte all'Università di Lecce. Erano presenti con i loro inteventi il prof. Raffaele Casciaro che rappresentava l’Associazione Culturale “Sale delle Asse” che ha sede a Milano e Lecce e si occupa del recupero e la valorizzazione dell’Arte che si trova “fuori dai riflettori mediatici” la dott.ssa Anna Imponente Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio; Lucia Arbace Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo; Giovanna Di Matteo Responsabile Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, che si è pronunciata sui possibili significati iconografici dell’opera. Infine ha dato i suoi saluti Mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo di L’Aquila che, con accenno ai fatti avvenuti a Roma qualche giorno fa, ha ricordato come l’arte possa unire le genti e la bellezza sia salvifica per questa società. Il restauro presentato ieri è stato un tangibile segno di speranza per il recupero e la valorizzazione della bellezza della città di L’Aquila.

 

 

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