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Il Natale ad Onna tra luce e speranza

27 December 2010
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ONNA. Il secondo Natale dopo il terremoto a Onna non passa in silenzio. A Casa Onna è stato presentato il libro 'Luce tra le macerie', un libro corale, testimonianza della visita di papa Benedetto XVI il 28 aprile 2009, poche settimane dopo il sisma che colpito al cuore un'intera comunità. Quella stessa comunità che si ritrova dentro la nuovissima struttura, donata dai tedeschi. Il testo è un omaggio umile a un papa umile. 'Un libro scritto soprattutto dagli onnesi', spiega il caporedattore del Centro, Giustino Parisse, nella prefazione del volume, 'quelli che in mezzo al fango e sotto la pioggia video arrivare un uomo vestito di bianco. Il Papa giunse in un paese ridotto in macerie e cancellato dalla storia'.

Ai ricordi e ai pensieri degli onnesi si aggiungono anche gli interventi di giornalisti, parroci, operatori e 'addetti ai lavori' che quel giorno si trovarono a dover gestire una visita che, nelle parole del vescovo ausiliare, Giovanni D'Ercole, 'passerà alla storia perché fatta ad una comunità piccola come quella di Onna'. Proiezioni, interventi, preghiere ma anche canti popolari nella sala gremita di Casa Onna. A scandire i tempi, accanto a Giustino Parisse, che ha curato il libro, don Claudio Tracanna, portavoce della Curia e don Cesare Cardozo, il parroco di Onna. Proprio lui, quel 28 aprile fece da guida al Papa tra le macerie del paese distrutto.

'IL NATALE DI CHI SOFFRE'. Don Cesare ricorda che il vero spirito del Natale è ben lungi dagli addobbi e dai regali. 'Natale è per chi soffre', spiega, 'per chi ha perso casa e persone care, per chi è senza lavoro, ai margini della società. E' importante essere qui oggi', sottolinea, 'perché è importante restare uniti'. Quella stessa unità che il papa ha prodotto nella comunità quando è venuto ad Onna incontrando le persone senza barriere. 'E' importante superare quelle tante divisioni che contraddistinguono la nostra terra in questo processo delicato della ricostruzione. Sono contento di ritrovare la comunità ancora unita, a differenza di quanto sta succedendo nel resto della città'. Molinari, che ha scritto una sua testimonianza di quel giorno, ha ricordato anche l'intenso colloquio avuto con il papa durante la visita cittadina'. E per il secondo anno, anche il Centro ha voluto essere presente in mezzo agli onnesi, per mantenere viva l'attenzione della stampa. Come l'anno scorso, il giornalista Roberto Marino, allora caporedattore oggi direttore del quotidiano, ha salutato i presenti, ribadendo l'impegno a 'mettere sempre in primo piano il terremoto che ha distrutto L'Aquila e il borgo di Onna'. Marino si è detto però 'amareggiato' di aver trovato la situazione, dal punto di vista della ricostruzione, pressoché identica a quella dello scorso anno. A fare da legame, tra un intervento e l'altro, le canzoni tradizionali in dialetto aquilano del coro parrocchiale diretto da Franco Papola, presidente di Onna Onlus.

Il coro parrocchiale Pio Ludovici (tastiera); Stefania Coppola, Pina De Felice, Suor Francy Josselyn Cerrada Andrade, Marzia Masiello, Annarita Cioni (soprani); Suor Concetta Tomizi, Gloria Pezzopane, Giovanna Rotellini, Sabrina Papola, Antonella Foresta, Roberta Papola, Elisa Bruno (contralti); Fabrizio Marzolo (basso); Giuliano Gentile, Danilo Berardi, Vincenzo Angelone (tenori); Direttore: Franco Papola

(di Marianna Gianforte e Fabio Iuliano - Il Centro.it)

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