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Adozioni

 

LIsta delle opere d'arte da adottare (25 di 56)

  • San Michele soggioga il Demonio - legno scolpito dipinto e dorato

    I piani del volto illuminati da placide espressioni, la resa sensibile dei tessuti, la componente dinamica esaltata dal trattamento dei panneggi rendono la statua del Santo Arcangelo molto vicina alle produzioni scultoree toscane della metà del metà del XV secolo. Essa va necessariamente annoverata tra le opere di Giovanni di Biasuccio e potrebbe trovare una corretta datazione entro i primi anni del settimo decennio del Quattrocento.

    Sono presenti ridipinture ben distinguibili, soprattutto all’altezza del volto e dei capelli, tuttavia l’originario tipo cromatico non sembra aver subito cambiamenti vista la piena organicità dell’insieme. I problemi si presentano invece a livello strutturale: numerose rotture rovinano le parti periferiche e agenti xilofagi invadono interamente l’opera, oltre a profonde fessurazioni che si estendono per tutta l’altezza del busto.

    Germano Boffi

    Stato del recupero

    in corso
  • Madonna col Bambino e i Santi Antonio da Padova e Stefano

    Il dipinto è da riferirsi ad un artista locale attivo nella seconda metà dell'Ottocento. La qualità del dipinto è discreta anche se il Santo martire in primo piano, identificato come Santo Stefano, è realizzato con fattura insicura e poco curata. Tuttavia il dipinto nel suo insieme è opera di buona fattura.
    L'opera risulta fortemente compromessa a causa di numerose lacerazioni e buchi della tela lungo tutta la sua lunghezza.

    olio su tela, XIX secolo

    Stato del recupero

    in corso
  • Sacra Famiglia

    Il dipinto è ascrivibile nell' ambito della pittura napoletana prima metà del Seicento. La scena si svolge nella parte bassa della tela: in un' attmosfera familiare, con accenti di quotidianità, il Bambino sembra raccontare un episodio ai suoi genitori, che lo ascoltano con attenzione. La Madonna è rappresentata nella sua veste tradizionale rossa con mantello blu; sul capo ha un velo che accenna a quello popolare abbruzzese o comunque di ambito contadino. San Giuseppe sembra abbracciare con la sua figura l'intero nucleo familiare, ma allo stesso tempo non partecipa, secondo la consuetudine iconografica, al colloquio. In alto, due testine di angeli osserveno la scena sullo sfondo di un cielo scuro e nuvoloso.

    - Il dipinto presenta un grande buco sulla parte sinistra dell' opera e alcuni graffi nella parte bassa che hanno causato anche la perdita pellicola pittorica

    Stato del recupero

    in corso
  • Crocifisso

    Il certosino lavoro d'intaglio e di pittura infonde nell'opera una bellezza essenziale e senza tempo; essa è riconducibile a quella cultura figurativa definita ' umbra', che, nella prima metà del XIV secolo, caratterizzò un'area omogenea del centro Italia, compreso l'aquilano.

    - La pellicola pittorica si presenta molto guasta, in conseguenza anche dei drammatici eventi che hanno martoriato il territorio aquilano.

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Croce astile

     

    L'importante Croce propone uno degli schemi iconografici delle croci astili diffuso già dal XIV secolo. In corrispondenza delle terminazioni dei bracci e nella parte inferiore della Croce, entro formelle polilobate, vengono rappresentati i dolenti; nella formella superiore il Padre Eterno e lo Spirito Santo  in forma di colomba ed al centro il Crocifisso. L'articolata composizione è racchiusa in un apparato decorativo esuberante. Stilisticamente l'opera può essere riferita ai primi decenni del Seicento.

    - Il sisma ha provocato qualche scheggiatura e piccoli mancamenti

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Calice

    Il manufatto fu commissionato da una comunità di fedeli molto sensibile all'arte orafa, che tra il 1480 e il 1481 fece realizzare, tra l'altro, l'artistica urna d'argento che accoglie le spoglie miracolose  di San Franco Eremita. La base, ad andamento circolare, segue una lavorazione che richiama i motivi vegetali e che si estende fino al collo del piede. Il motivio decorativo del nodo e la forma conica della coppa sopno elementi che rendono il calice un'originale  lavorazione della metà del XV secolo

    In sisma del 6 aprile 2009 ha fortemente danneggiato il manufatto: le lesioni diffuse si associano ad una complessiva deormazione.

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Crocifisso astile

     

    L' opera rappresenta uno dei migliori esempi di oreficeria abbruzzese della fine del Cinquecento, nonostante gran parte della croce risulti ossidata e la parte bassa mancante. Si riscontrano delle consonanze con la pittura dell'Italia centrale, quali, ad esempio, lo studio del corpo del Cristo e la decorazione dei bracci della croce, che ricorda le grottesche presenti in molti affreschi dell'epoca, dopo la riscoperta e la valorizzazione dell' antico a cui aveva contribuito anche Raffaello.

    - In seguito del sisma il crocifisso ha subito una deformazione, dovuta alla caduta delle macerie, visibile sopratutto nel simbolo della morte posto in basso a cristo, che ha subito una rotazione di 45° a destra

    Stato del recupero

    da iniziare
  • MATRIMONIO MISTICO DI S.CATERINA

     

    La tela raffigura la Madonna con in braccio il Bambino e Santa Caterina ai suoi piedi mentre riceve dalla mani l'anello che la rende sposa di Dio. Sullo sfondo appaiono ruderi di epoca romana e a fianco della Santa i simboli del suo martirio: la ruota e la lancia.

    - La pellicola pittorica appare in cattivo stato di conservazione precario, tutta la superficie è offuscata da uno strato di polveri e vernici alterate che hanno reso il piccolo dipinto ingiallito e poco leggibili le immagini. La tela è incorniciata da una splendida cornice seicentesca dorata e cesellata su sfondo nero, anch'essa in precario stato di conservazione. 

    Stato del recupero

    da iniziare
  • LA MADONNA DEL ROSARIO

     

    La tela, raffigurante la Madonna del Rosario, è organizzata con una scena principale centrale contornata dai misteri sui quali meditare con la preghiera che rappresentano i vari momenti di vita di Cristo e della Vergine. La scena centrale raffigura la Madonna con in braccio il Bambinello seduta su una nuvola con ai suoi piedi S.Domenico  e Santa Rita genuflassi in atto di preghiera e adorazione

    - La pellicola pittorica appare in cattivo stato di conservazione , innvarie parti la superficie è offuscata da uno stato di polvere e vernici alterate che hanno reso il picolo dipinto ingiallito e poco leggibili le immagini. Il telaio in cattivo stato di conservazione, non è piu idoneo a tensionare il dipinto essendo svirgolato e non avendo più una buona consistenza meccanica.

    Stato del recupero

    da iniziare
  • MOSÈ SALVATO DALLE ACQUE

     

    L'intenzione dell' artista era quella di dare, a una superficie piatta, una profondità per cui crea con i colori finte prospettive, giocando con i chiaro scuri e creando  cosi forme gradevoli allo sguardo dello spettatore, all'interno delle quali inserisce figure di fancilulle. Al centro l' artista pone la figura di un'ancella mentre porge il Bambinello avvolto in un ampio mantello celeste alla regina d'Egitto

    - L a pellicola pittorica appare in cattivo stato di conservazione, molto infragilita e deadesa in alcune zone. In varie parti la superficie è offuscata da uno strato di polveri e vernici alterate.

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Dipinto ' SAN MASSIMO'

     

    Nella descrizione della figura di San Massimo spiccano gli attributi inconfondibili che connotano la sua vita di martire: la palma e L'Aquila di cui il Santo è protettore. Il dipinto di piccole dimensioni e di autore ignoto, non presenta particolari pregi di disegno o di colore, ma vi si legge una destrezza dell' artista nel cogliere ogni piccola sfumatura nello sguardo del Santo, ci propone l' immagine con minuzioso e attento studio di ogni minimo particolare.

    - La tela, di trama sottile, si presenta molto infragilita, il colore sembra sbiadito e ricoperto da uno spesso strato di polveri e fumi che ne ottunda l'aspetto e i colori originali.

    Stato del recupero

    da iniziare
  • SAN MASSIMO

     

    Il Santo è rappresnetato in posizione eretta con la testa leggermente ruotata verso destra con la città dell'Aquila ai suoi piedi, la fierezza del suo sguardo sembra significare tutta la forza della sua fede, mentre l'incisività del tratto dona al volto un' espressione profonda ed ascetica. La datazione storica è possibile rintraciarla nel periodo compreso tra la fine del 600 e l'inizio del 700.

    - La scultura mostra la presenza di insetti xilofagfi come la superficie pittorica sia ricoperta da nerofumo e depositi carboniosi. i crolli causati dal sisma hanno provocato la lesione e il distaccamento del braccio sinistro.

    Stato del recupero

    in corso
  • VESCOVO

    Il vescovo è rappresentato in posizione eretta con la testa leggermente piegata in avanti e ruotata verso destra. L'andamento del panneggio e la posizione dei piedi denotano un lieve movimento della figura. La mano sinistra protesa sorregge un libro, mentre la destra è alzata in segno di benedizione.

    - La scultura si presenta ricoperta di polvere che comunque non ci impedisce di verificare oltre la presenza di insetti xilofagi come la superficie ricoperta di scolature di cere, nerofumo, depositi carboniosi. Sono presenti inoltre piccole lesioni

    Stato del recupero

    da iniziare
  • SANTA AGATA

     

    Composizione tipicamente ottocentesca di Santa Martire.
    La tela verte in uno stato di conservazione abbastanza buono. La pellicola mostra abrasioni e qualche lacuna, oltre quelle corrispondenti alle lacune  del supporto

    Stato del recupero

    da iniziare
  • MADRI BADESSE

     

    Le Sante, composte nel loro dolore, sono rappresentate con il capo rivolto verso lo Spirito Santo e lo sguardo carico di devozione.
    La letteratura storica è priva di notizie circa l'autore del dipinto, l'interesse e l'attenzione suscitate da queste opere si legano a ragioni religiose e di culto.

     

    - I dipinti si presentano con piccole lacerazioni dovute ai crolli in seguito al sisma del 6 aprile

    Stato del recupero

    da iniziare
  • L'ADDOLORATA

     

    La Vergine, composta nel suo dolore, è rappresentata con lo sguardo sofferente rivolto verso l'alto e le mani giunte ; è ricoperta da un manto blu scuro, che avvolge anche la veste color vinaccio. Dal capo scende un velo mentre un pugnale le trafigge il petto.
    Il dipinto, di piccole dimensioni e di autore ignoto, non presenta particolari pregi di disegno o di colore, ma se non è un capolavoro d' arte è, senza dubbio, un capolavoro di fede!

     

    - Il dipinto si presenta con piccole lacerazioni dovute ai crolli in seguito al sisma del 6 aprile

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Madonna Addolorata

    Scuola napoletana

    olio su tela. sec. XVIII

    Stato del recupero

    in corso
  • Deposizione

    L’opera è tradizionalmente attribuita a Francesco da Montereale e ritenuta del suo periodo maturo, questa Deposizione conserva l’impronta devozionale tipica del maestro; l’equilibrio e la simmetria della composizione, rotti solamente dall’andamento trasversale del corpo martoriato di Cristo.
    Il dipinto appare in buono stato, tranne qualche allentamento di struttura della cornice originale e leggere scalfitture nella superficie dipinta.

    Germano Boffi

    Francesco di Paolo da Montereale
    Olio su Tavola. 1515 circa L’Aquila. Chiesa di S. Maria di Roio.

    Stato del recupero

    da iniziare
  • San Massimo

    L’opera, realizzata nel primo quarto del Seicento, è stata attribuita a Giulio Cesare Bedeschini.
    Il Santo è raffigurato a figura intera, leggermente voltato, mentre regge il modellino della città di L’Aquila. Il terremoto del 6 aprile 2009, che ha così duramente colpito la chiesa tanto da diventarne un simbolo, ha risparmiato fortunatamente questo dipinto.

    Eleonora Di Cristofano

    (attr.) Giulio Cesare Bedeschini
    olio su tela. cm 153x60. XVII secolo. L’Aquila. Chiesa di S.Maria del Suffragio (o delle Anime Sante)

    Stato del recupero

    da iniziare
  • San Equizio

    Entrambi i dipinti sono stati attribuiti a Giulio Cesare Bedeschini e sono stati realizzati nella sua fase matura.
    Il terremoto del 6 aprile 2009 ha risparmiato l’altare centrale della chiesa di S.Maria del Suffragio e con esso le tele dei due Santi, le quali sono state miracolosamente portate fuori intatte.

    Eleonora Di Cristofano

    (attr.) Giulio Cesare Bedeschini
    olio su tela. cm 153x60. XVII secolo. L’Aquila. Chiesa di S.Maria del Suffragio (o delle Anime Sante)

    Stato del recupero

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  • San Michele Arcangelo

    Il dipinto riporta in basso a sinistra la firma di Giovanni Paolo Cardone. La figura del San Michele ricorda, sia nella posa che nell’uso di colori vivi e poco contrastati, l’ultimo Raffaello.
    L’opera, in occasione dell’evento sismico succitato, non ha riportato danni rilevanti.

    Eleonora Di Cristofano

    Giovanni Paolo Cardone
    olio su tela. cm 307x188. XVI secolo. L’Aquila. Chiesa di S.Francesco di Paola

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Il ritrovamento della vera Croce

    Il dipinto è firmato da Giulio Cesare Bedeschini.
    Il dipinto ha riportato gravi danni a causa del terremoto del 6 aprile 2009; in particolare, oltre a lesioni, fenditure e buchi dovuti alla caduta delle macerie, che hanno portato alla caduta di gran parte della pellicola pittorica nella parte bassa della tela, esso ha subito l’imbibimento totale poiché esposto alle intemperie.

    Eleonora Di Cristofano

    Giulio Cesare Bedeschini
    olio su tela. cm 245x166. XVII secolo. L’Aquila. Chiesa di S.Francesco di Paola

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Sposalizio di Maria Vergine

    La tela risulta grave mente danneggiata dal sisma del 6 aprile. Le condizioni precedenti erano comunque di estrema fragilità.
    Di autore ignoto, l’opera presenta il tema iconografico dello Sposalizio della Vergine. Al centro è il sacerdote, in basso la Vergine, con la sua veste modellata in pieghe marmoree e S. Giuseppe, col suo ramo fiorito nell’atto di porgere l’anello alla sua sposa.

    Daniela Iannella

    Chiesa S. Marco
    Olio su tela, XVII sec. Mis: 220x141

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Sacra Famiglia con San Giovannino

    Il volto dolce di Maria è reclinato verso il basso, mentre la sua mano affettuosa cinge il piccolo San Giovanni vestito con la sua pelliccia da pellegrino.
    Le profonde lacerazioni dovute al terremoto, la deformazione del telaio, che ha portato alla rottura della struttura stessa causata sicuramente da un impatto violento, le lacerazioni e gli strappi, con conseguente distacco di pellicola pittorica, hanno compromesso il dipinto.

    Daniela Iannella

    Chiesa S. Marco
    Olio su tela, XVII sec. Mis: 227x143

    Stato del recupero

    da iniziare
  • Madonna col Bambino

    Il difficoltoso recupero dalla chiesa di San Marco è stato eseguito dai Vigili del Fuoco che con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile hanno estratto l’opera dalla teca posta a più di due metri d’altezza.
    Dopo il sisma l’opera ha riportato cadute di colore, della preparazione pittorica oltre a distacchi all’altezza del velo.

    Germano Boffi

    legno scolpito, policromato e dorato.prima metà del XV secolo
    L’Aquila. Chiesa di S. Marco.

    Stato del recupero

    da iniziare

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