LIsta delle opere d'arte da adottare - Scultura (11 di 11)
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San Michele soggioga il Demonio - legno scolpito dipinto e dorato
I piani del volto illuminati da placide espressioni, la resa sensibile dei tessuti, la componente dinamica esaltata dal trattamento dei panneggi rendono la statua del Santo Arcangelo molto vicina alle produzioni scultoree toscane della metà del metà del XV secolo. Essa va necessariamente annoverata tra le opere di Giovanni di Biasuccio e potrebbe trovare una corretta datazione entro i primi anni del settimo decennio del Quattrocento.
Sono presenti ridipinture ben distinguibili, soprattutto all’altezza del volto e dei capelli, tuttavia l’originario tipo cromatico non sembra aver subito cambiamenti vista la piena organicità dell’insieme. I problemi si presentano invece a livello strutturale: numerose rotture rovinano le parti periferiche e agenti xilofagi invadono interamente l’opera, oltre a profonde fessurazioni che si estendono per tutta l’altezza del busto.
Germano Boffi
Stato del recupero
in corso -
Crocifisso
Il certosino lavoro d'intaglio e di pittura infonde nell'opera una bellezza essenziale e senza tempo; essa è riconducibile a quella cultura figurativa definita ' umbra', che, nella prima metà del XIV secolo, caratterizzò un'area omogenea del centro Italia, compreso l'aquilano.
- La pellicola pittorica si presenta molto guasta, in conseguenza anche dei drammatici eventi che hanno martoriato il territorio aquilano.
Stato del recupero
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SAN MASSIMO
Il Santo è rappresnetato in posizione eretta con la testa leggermente ruotata verso destra con la città dell'Aquila ai suoi piedi, la fierezza del suo sguardo sembra significare tutta la forza della sua fede, mentre l'incisività del tratto dona al volto un' espressione profonda ed ascetica. La datazione storica è possibile rintraciarla nel periodo compreso tra la fine del 600 e l'inizio del 700.
- La scultura mostra la presenza di insetti xilofagfi come la superficie pittorica sia ricoperta da nerofumo e depositi carboniosi. i crolli causati dal sisma hanno provocato la lesione e il distaccamento del braccio sinistro.
Stato del recupero
in corso -
VESCOVO
Il vescovo è rappresentato in posizione eretta con la testa leggermente piegata in avanti e ruotata verso destra. L'andamento del panneggio e la posizione dei piedi denotano un lieve movimento della figura. La mano sinistra protesa sorregge un libro, mentre la destra è alzata in segno di benedizione.
- La scultura si presenta ricoperta di polvere che comunque non ci impedisce di verificare oltre la presenza di insetti xilofagi come la superficie ricoperta di scolature di cere, nerofumo, depositi carboniosi. Sono presenti inoltre piccole lesioni
Stato del recupero
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Madonna col Bambino
Il difficoltoso recupero dalla chiesa di San Marco è stato eseguito dai Vigili del Fuoco che con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile hanno estratto l’opera dalla teca posta a più di due metri d’altezza.
Dopo il sisma l’opera ha riportato cadute di colore, della preparazione pittorica oltre a distacchi all’altezza del velo.
Germano Boffilegno scolpito, policromato e dorato.prima metà del XV secolo
L’Aquila. Chiesa di S. Marco.Stato del recupero
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Madonna col Bambino
Si tratta di una realizzazione lapidea finemente lavorata, eseguita da un maestro dalla grande perizia tecnica.
Dopo essere precipitata al suolo da circa quindici metri la sacra raffigurazione è stata ritrovata tra le macerie dai VVF e miracolosamente, è davvero il caso di dirlo, ha riportato solo con qualche marginale rottura da sanare.
Germano BoffiPietra scolpita. sesto-settimo decennio del XV secolo
L’Aquila. Chiesa di S. Marco.Stato del recupero
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Pietà
La Pietà della chiesa di San Marco a L’Aquila sarebbe tra le opere attribuibili al manierista Pompeo Cesura.
I crolli degli stucchi e murature hanno mutilato l’opera in più punti, e parti sostanziali della statua dovranno essere rintracciati tra le porzioni crollate della chiesa.
Germano BoffiLegno intagliato e dorato. ottavo decennio del XVI secolo
L’Aquila. Chiesa di S. Marco.Stato del recupero
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Crocifisso Ligneo
L’opera esposta si presentava in cattive condizioni di conservazione già prima del terremoto; infatti, per renderla fruibile alla devozione dei fedeli, vi era stato applicato da tempo un pannello.
Il terremoto del 6 aprile 2009 ha fortunatamente risparmiato quest’opera, già abbastanza compromessa.
Eleonora Di Cristofanolegno naturale. cm 206x144. Fine XIV/inizi XV secolo
L’Aquila. Chiesa di S.FlavianoStato del recupero
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Crocifisso
Il manufatto, seppur di carattere popolare, costituisce una bella scultura di bottega abruzzese della prima metà del Quattrocento.
Prima del sisma questo Crocifisso era collocato nella chiesa di Santa Giusta a L’Aquila. Dal punto di vista conservativo l’opea presenta diffuse cadute di colore, depositi nelle insenature dell’intaglio e profonde fessurazioni e rotture, specie all’altezza degli omeri.
Germano BoffiLegno intagliato e policromato. I metà del XV secolo
L’Aquila. Chiesa di S. GiustaStato del recupero
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Madonna col Bambino
La bella scultura in pietra aquilana, esecuzione di grande qualità artistica, si trovava prima del sisma nella lunetta posta in facciata della chiesa.
L’opera è stata prelevata dall’allocazione originaria in considerazione della grave instabilità dell’edificio, uno dei più danneggiati tra le chiese aquilane intra-moenia. In seguito al sisma non ha riportato gravi danni, tranne qualche piccola rottura facilmente sanabile all’altezza della corona.
Germano BoffiPietra scolpita con tracce di policromia.primi decenni del XIV secolo
L’Aquila. Chiesa di Santa Maria PaganicaStato del recupero
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Crocifisso
Il certosino lavoro d’intaglio e di pittura infonde nell’opera una bellezza essenziale e senza tempo. A seguito del sisma del 6 aprile 2009, la pellicola pittorica risulta molto guasta.
Questa scultura è stata oggetto di uno dei primi recuperi effettuati nel centro storico di L’Aquila in seguito al sisma.
Germano BoffiLegno intagliato e policromato. I metà del XIV secolo
L’Aquila. Palazzo dell’ArcivescovadoStato del recupero
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